I casi di violenza ai danni di gatti, sia randagi che di proprietà, sono purtroppo una pratica assai diffusa, alla cui base possono esserci diverse motivazioni. I gatti vengono uccisi per vendetta, per la presenza di un disturbo mentale, ma anche per il solo gusto gratuito di fare del male. Recentemente, a decorrere dal mese di ottobre ultimo scorso, nei dintorni di Livorno sono state ritrovare alcune teste di gatto mozzate in una zona di campagna. L’Associazione ATA-Pc Livorno Onlus, presieduta da Simona Bertotto, ha prontamente segnalato la questione agli organi investigativi e ha effettuato anche con i suoi volontari diversi sopralluoghi nella zona alla ricerca di altri gatti uccisi, operando in stretta collaborazione con la Polizia Locale e con il Veterinario della ASL. Considerando la complessità della situazione la Bertotto ha ritenuto di incaricare un criminologo esperto in materia per rappresentare insieme a un legale la sua associazione nel corso delle indagini. La scelta è caduta sul Dr. Marco Strano, autore di diverse pubblicazioni scientifiche in tema di maltrattamento animale, che è anche il Presidente del Partito Rivoluzione Ecologista e Animalista, e che ha accettato l’incarico (pro-bono). Secondo Strano, che ha già cominciato a svolgere le prime valutazioni sul caso in attesa di un sopralluogo tecnico sui luoghi di ritrovamento dei poveri gatti uccisi, sono diverse le ipotesi che possono essere avanzate: potrebbe trattarsi semplicemente di predazione da parte di lupi o cani, oppure dietro a questi macabri ritrovamenti potrebbe esserci l’azione di uno squilibrato o addirittura di qualche setta satanica o woodoo. Non si può escludere neanche l’azione di una gang di giovanissimi il cui eventuale coinvolgimento non dovrebbe essere assolutamente sottovalutato in termini di pericolosità sociale degli autori, così come più volte sottolineato dalla maggiore esperta italiana in materia, Francesca Sorcinelli, Presidenta di Link-Italia APS. Ovviamente il Partito Rivoluzione Ecologista e Animalista, che esprime tutto il suo plauso all’associazione Ata-Pc di Livorno e alla sua responsabile Simona Bertotto, darà il massimo supporto all’iniziativa e aggiornerà la comunità animalista italiana sugli sviluppi della vicenda.