“La guerra in Ucraina, che condanniamo ancora una volta in maniera ferma e netta, sta causando effetti devastanti e tragici non solamente agli esseri umani, ma anche agli animali. Nello specifico, siamo fortemente preoccupati per quanto sta accadendo al canile di Borodyanka, località situata a pochissimi chilometri da Kiev, rimasto abbandonato dopo che la città è stata occupata dalle truppe russe. Nel canile sono ospitati circa 500 animali tra cani e gatti, rimasti chiusi nelle loro gabbie da oltre un mese senza né cibo né acqua. Inutile dire quanti atroci siano le sofferenze alle quali questi poveri esseri sono sottoposti anche se, come Rivoluzione Ecologista Animalista, abbiamo motivo di pensare che giusto un miracolo potrebbe aver risparmiato qualcuno di loro dalla morte. Alla luce di tutto, dunque, abbiamo scritto alla ambasciata russa poichè reputiamo immediata e urgente l’apertura di un “corridoio verde”, visto che quello di pochi giorni fa ha escluso il canile per pochissimi chilometri, che permetta ai veterinari e volontari di raggiungere il rifugio per verificare lo stato degli animali qualora qualcuno di essi sia riuscito a sopravvivere. Più in generale, siamo dell’opinione che ci debba essere una attenzione istituzionale sinceramente più costante e continua in merito a quanto sta accadendo agli animali ucraini. In molti casi, infatti, stiamo assistendo a una solidarietà e a un sostegno “spot” che cavalcano l’onda mediatica di singoli personaggi “famosi” che sembrano prodigarsi per il bene animale quando, in realtà, il loro obiettivo personale è più semplicemente quello di crearsi l’immagine di “salvatore della patria”. In conclusione, l’auspicio è che si aiutino tutti gli animali indistintamente e senza tornaconti personali, perché tutti gli animali hanno pari dignità. Rivoluzione Ecologista Animalista lavora tutti i giorni per questo”.
Così, in una nota, il segretario nazionale del partito politico Rivoluzione Ecologista Animalista, Gabriella Caramanica.