“Apprendiamo con sollievo che l’amministrazione comunale di Acate avrebbe ritrovato lucidità e avrebbe deciso, pur mantenendo il cavallo come simbolo della festa, di corrispondere al vincitore della lotteria di San Vincenzo solo l’equivalente in denaro del suo valore. Cavallo che, in un primo momento, lo ricordiamo, era stato messo in palio come premio in maniera disumana e totalmente illogica: una scelta assurda, che Rivoluzione Ecologista Animalista aveva subito bollato come medioevale e lesiva dei diritti dell’animale. Prendiamo dunque atto del cambio di passo del Comune, sottolineando che al di la delle tradizioni esistono leggi e disposizioni a tutela degli animali che vanno rispettati. E nel caso specifico di Acate, era evidente la totale inosservanza dell’art 11 del regolamento comunale per il benessere animale da parte del primo cittadino: colui che invece dovrebbe tutelare e difendere gli animali del suo territorio. Ci auguriamo che quanto accaduto, non si ripeta più, anzi che anche nel Comune del ragusano si inizi a lavorare seriamente per la tutela degli animali”.
Cosi, in una nota, il segretario nazionale del partito Rivoluzione Ecologista Animalista, Gabriella Caramanica.