“Ci risiamo con Salvini e le sue false promesse: il leader della Lega ci riprova e negli scorsi giorni ha diffuso il solito video social in cui stavolta annuncia una proposta di legge che aumenta le pene per chi maltratta gli animali. Purtroppo per lui, la fama lo precede e non vorremmo che le sue parole fossero il frutto di un Papeete bis a seguito del quale Salvini fece cadere il governo. Sono numerosi, infatti, i precedenti in cui Salvini si è presentato sulla carta fautore dei diritti animali, salvo poi essere smentito dai fatti, quelli sì inoppugnabili e impietosi. Non dimentichiamo, ad esempio, il fallimento della Email Sos animali, smascherata proprio attraverso l’intervento di Rea. O il milione di euro promesso da Salvini nel maggio 2019 per controllare canili e gattili, soldi poi mai erogati. Continua, insomma, la fiera delle promesse di Salvini in campagna elettorale, se è vero come è vero che lo slogan sull’aumento delle pene per il maltrattamento di animali l’ha messa in campo proprio venerdì 10 febbraio, guarda caso proprio prima del voto delle regionali di Lazio e Lombardia. Alla luce di tutto questo, piuttosto, la verità è che Salvini gioca sulla pelle degli animali a seconda di come gli fa comodo: da un lato, attraverso il sostegno alla caccia e all’emendamento far-west decreta le uccisioni, dall’altra invece tenta di inasprire le pene sui maltrattamenti. Il Codice Penale a fronte dei maltrattamenti ed uccisioni di animali (art. 544 ter e 544 bis) prevede già pene che vanno dall’ammenda alla reclusione ed elemento fondamentale è soprattutto farle applicare. Semmai l’inasprimento dovrebbe essere soprattutto di carattere pecunario. Ritengo che gli italiani abbiano a cuore il loro denaro e vederselo sottrarre per una multa elevata che poi potrebbe percorrere vie giudiziarie fino al pignoramento di beni personali certamente farebbe riflettere abbastanza. A questo il leader della Lega dovrebbe pensare invece di lanciarsi in promesse che sa di non poter mantenere. E, più in generale, lo dovrebbe fare anche il centrodestra, che oltre ad aver rifiutato il nostro sostegno e le nostre proposte, in tema animalista si dimostra totalmente impreparato, anzi ognuno sembra agire disgiuntamente, ma con l’unico obiettivo della non tutela degli animali, mostrando interesse nei loro confronti solo in campagna elettorale. Chi, come Rivoluzione Ecologista Animalista, lavora veramente con serietà e competenza alla tutela dei diritti degli animali non accetta simili prese per i fondelli, ormai note a tutti. E anche i cittadini fortunatamente iniziano a capirlo…”
Così, in una nota, il segretario nazionale del partito politico Rivoluzione Ecologista Animalista, Gabriella Caramanica.