Palliativi per l’elettorato animalista
Il ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin si è ben guardato dal difendere M90 prima che venisse ucciso. Solo ora, forse in vista delle elezioni europee per prendere i consensi dell’elettorato animalista, Fratin si accorge che la problematica degli orsi in Trentino è irregolare al limite dell’illecito.
Il ministro dell’ambiente ha annunciato di aver fatto richiesta ad ISPRA di un piano che preveda anche la sterilizzazione, viste le difficoltà al trasferimento degli esemplari ormai in sovrannumero, sottolineando che uccidere i singoli esemplari non è la soluzione e auspicando un piano rifiuti adeguato, con cassonetti adatti, per evitare che gli animali animali siano attirati dal cibo contenuto e diventano confidenti.
Guarda caso, proprio ISPRA ha dato il beneplacito alla Provincia autonoma di Trento per l’uccisione di 24 orsi in tre anni, senza che il ministero si sia opposto o abbia avviato un’inchiesta al riguardo o effettuato un’ispezione. Il Trentino come ricorda Marco Apollonio, zoologo dell’Università di Sassari, in un’intervista a IlGiornale ha compiuto molti sbagli sulla pelle degli orsi. Non solo ha estromesso nel 2004 chi si era occupato della reintroduzione degli orsi in Trentino, dalla gestione del piano di reinserimento ma a quanto pare non vi è stato monitoraggio e infine la segnaletica è stata inserita solo dopo il terzo attacco.
Alla luce di tutto ciò,non solo Maurizio Fugatti sarebbe perseguibile penalmente ma si rivelerebbe anche un bugiardo, quando ha affermato nell’ultimo caso che sono state vagliate e prese tutte le precauzioni anche per i cassonetti!
#22febbraio #orso #M90