Un fatto grave. Vogliamo chiarezza sulle operazioni di cattura
Siamo esterrefatti dall’abbattimento dei quattro cavalli di razza maremmana in fuga dai monti della Tolfa. Dichiara Gabriella Caramanica, segretario nazionale del partito politico Rivoluzione Ecologista Animalista, commentando il caso registrato a Tarquinia dove il Sindaco Alessandro Giulivi lo scorso 27 marzo ha ordinato la cattura o l’abbattimento degli equini per problemi di pubblica sicurezza: “Recuperare gli animali con relativo ricovero in strutture idonee, mediante l’utilizzo delle apposite tecniche di sedazione o, in estrema ratio, qualora si rendesse necessario autorizza l’abbattimento degli equini col solo fine di garantire la pubblica incolumità”.
Ci chiediamo come sia stato possibile arrivare all’uccisione degli esemplari. Così come sono stati abbattuti a colpi di fucile, potevano essere narcotizzati- prosegue il Segretario Nazionale. Vogliamo chiarezza sulle operazioni condotte dai veterinari e dal servizio pubblico di Tarquinia. Un caso che non può essere lasciato in silenzio.
Sembra che gli esemplari erano finiti anche sull’Aurelia creando problemi al transito dei mezzi. Possibile che non siano stati interpellati cavalieri che radunano i branchi allo stato brado che avrebbero potuto condurre i quattro esemplari in aree sicure per la loro cattura?
I monti di Toffa custodiscono un’antica razza di cavallo maremmano, il tolfetano. Rinomata terra di butteri dove si svolge la storica Fiera della Merca. Alcuni giornali hanno voluto ricordare l’impresa dei butteri che hanno vinto Buffalo Bill alle pendici di Monte Mario nella fine Ottocento. Sarebbe stato giusto aggiungere che Buffalo Bill non avrebbe mai fatto abbattere i cavalli. Non siamo nel Far West con i branchi di cavalli Mustang o in Australia. Con questo atto Tarquinia si macchia di un’azione vergognosa che avrà sicuramente ripercussioni legali, conclude Caramanica.