Totale violazione delle norme regionali e nazionali
Inaccettabile il comportamento del Comune di Jesi. Anziché premiare l’impegno virtuoso di una cittadina che si prende amorevolmente cura di una colonia felina, legalmente riconosciuta e di cui il Comune dovrebbe essere tutore, si accanisce contro di lei. Commenta Gabriella Caramanica, Segretario nazionale Rea.
E’ un controsenso senza precedenti. Siamo ancora una volta di fronte all’incompetenza delle istituzioni che dovrebbero tutelare gli animali del territorio, rispettare e far rispettare le norme di legge che la cittadina, a differenza delle autorità competenti, applica egregiamente.
Il Comune è tornato a tartassare la sig.ra Paola Belardinelli, tutore della colonia ,minacciandola di sfratto o addirittura di “cancellazione della colonia”. Arrivando a negare di aver dato l’autorizzazione alla costruzione della pedana stabile dove sono collocate le casette per i gatti. Peccato che sull’autorizzazione della colonia felina e sul progetto preventivo di realizzazione dell’installazione delle pedane vi siano le firme dei tecnici comunali e che sono presenti fotografie con gli addetti comunali al lavoro che hanno provveduto all’installazione della pedana.
Siamo di fronte ad un’incongruenza amministrativa. Da una parte si hanno documenti recanti le firme dei responsabili comunali dell’ufficio tecnico, dall’altra non risulterebbe un’autorizzazione del Comune alla colonia che però è riconosciuta dalla Asur?
Esiste anche una raccolta firme dei residenti del quartiere dove è collocata la colonia che dichiarano di essere contrari alla sua chiusura. La Legge e regolamenti regionali Marche 20 gennaio 1997, n. 10, nell’art.14 relativo alla definizione delle colonie feline riporta chiaramente le norme per la gestione della colonia. Cosa vuole fare il Comune di Jesi? Vuole violare i regolamenti regionali e nazionali?
Se il Comune tiene al benessere degli animali del suo territorio eviterebbe tanto clamore per un cavillo burocratico risolvibile con una delibera. Soprattutto non può assolutamente utilizzare il termine “cancellare la colonia” ma può solo prenderne atto, tutelandola e lasciandola vivere nel luogo in cui si trova in quanto per legge non può essere neppure spostata.
Infine, vogliamo ricordare- conclude Caramanica-, che per legge, la Asur non può “cancellare una colonia felina” in base al principio delle fonti Gerarchiche. Anche se lo stesso tutore non si avvale dei servizi della Asur per le cure o sterilizzazione dei gatti la Asur può solo riconoscere la colonia e monitorare le condizioni dei felini.