la sovranità non significa cedere il paese al miglior offerente
Considerando le notizie trapelate dai giornali, nonostante la smentita di Palazzo Chigi, vorremmo chiarezza da parte del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Giocare al gatto e topo, in un momento geopolitico così delicato appare del tutto inopportuno. Commenta il Segretario Nazionale del partito politico REA, Gabriella Caramanica.
Non solo , ma apprendiamo che all’indomani della visita di Giorgia Meloni negli Stati Uniti, è stata accordata la liberazione della giornalista italiana Cecilia Sala, per la quale non possiamo che congratularci. Ma ci chiediamo a quale prezzo?
Ricordiamo che oggi, si svolgerà il question time alla Camera sul tema del palpabile accordo tra il Governo italiano e Space X di 1,5 miliardi per la fornitura di servizi di telecomunicazione e per il sistema satellitare al quale è stato invitato a rispondere il ministro della difesa Guido Crosetto.
Le posizioni dell’Italia devono essere più chiare per quanto riguarda la strategia di sviluppo per la transizione digitale e soprattutto nel dare garanzie per la sicurezza del paese. Dati sensibili dei nostri cittadini e la segretezza militare potrebbero essere alla mercé di una società privata con tutte le conseguenze del caso. Lo stiamo già vedendo con le intromissioni di Elon Musk nello scenario politico italiano che si permette di commentare le scelte del Governo, mirando ad influenzare le stesse.E’ evidente che questa accelerazione digitale stia comportando gravi rischi per il nostro paese, iniziati con la vendita di asset strategici dell’Italia nel settore delle nuove tecnologie e delle comunicazioni.
Il sodalizio Trump-Meloni sta esponendo l’Italia a gravi ripercussioni in Europa e nella scacchiera mondiale. Quello che viene percepito come “sovranità” appare una partita di poker alquanto pericolosa.
Alla luce della situazione attuale internazionale tra Russia, Occidente e Medio Oriente e le minacce dei dazi americani, le relazioni diplomatiche e commerciali devono spostarsi su altri piani in linea con i principi della nostra Costituzione. A partire da dumping sociali garantendo i diritti sociali e dei lavoratori, sanità pubblica, beni essenziali ma anche ambientali per cui non possiamo far passare relazioni con paesi che consentono devastazioni. L’interesse per gli Stati Uniti verso la Groenlandia, per le sue terre rare, è preoccupante tanto più per le tecniche consentite come il fracking e l’inquinamento provocato dalle estrazioni. Vogliamo ricordare che la Groenlandia è un ecosistema estremamente delicato. Conclude il Segretario Nazionale REA.