
– “Le telecamere non salvano la vita” – REA
Siamo profondamente preoccupati per il panorama che si sta delineando nelle nostre città. Da nord a sud della penisola, i grandi centri abitati, capoluoghi di provincia e città d’arte si stanno trasformando in veri e propri ghetti, in discariche a cielo aperto, luoghi abbandonati dove regnano degrado e criminalità, minacciando la sicurezza dei cittadini e dei residenti. Commenta Gabriella Caramanica, Segretario nazionale del partito politico REA:
Negli ultimi mesi, stiamo assistendo a una vera e propria escalation della criminalità: assalti ai portavalori a San Vincenzo, in Toscana, in stile far west; rapine a mano armata a Roma, nel quartiere Il Torrino, dove un gruppo di malviventi è riuscito a introdursi nella banca BBC attraverso un foro nel pavimento. A tutto ciò si aggiungono immagini raccapriccianti di automobili scassinate nel centro di Firenze e la drammatica vicenda di Vicenza, dove un bambino di 9 anni si è punto con una siringa lasciata per strada dai tossicodipendenti, in pieno centro. Sempre a Vicenza, si segnalano casi preoccupanti di siringhe abbandonate anche vicino a scuole e asili nido.
A Roma, durante l’anno del Giubileo, per dare l’impressione ai turisti di una città “sicura”, tutti gli accampamenti di migranti e senza tetto sono stati spostati dal quartiere centrale di Stazione Termini. Risultato? Gli accampamenti si sono trasferiti nel quartiere universitario de La Sapienza, mettendo a rischio la sicurezza degli studenti, senza alcuna garanzia di protezione.
Siamo seriamente preoccupati per la carenza di personale di polizia, che dovrebbe garantire il controllo delle strade. Il degrado che stiamo osservando nelle città, che un tempo erano fiore all’occhiello del nostro paese, dimostra una grave perdita dei diritti dei cittadini.
Ciò che vediamo sono ingenti investimenti in nuove tecnologie da parte delle istituzioni, come telecamere di sorveglianza con riconoscimento facciale o biometrico, telecamere per monitorare la viabilità. Ma questo non garantisce sicurezza nelle strade. Riconoscere un delinquente non significa proteggerci. È essenziale che nelle nostre strade tornino agenti di polizia, con la loro presenza diretta, a garantire la sicurezza e il rispetto delle leggi. Conclude il Segretario nazionale REA.