Esprimiamo preoccupazioni per le dichiarazioni della veterinaria virologa Ilaria Capua sul caso della colonia dei pappagalli presenti a Roma.
Nonostante viva a Bologna, la virologa Ilaria Capua ad un tratto si sarebbe fatta catturare l’attenzione dalla presenza dei pappagalli ormai stanziali non solo nei parchi della Capitale ma anche in tutta la provincia romana.
Immancabilmente, così come si è comportata negli ultimi anni, condizionando l’opinione pubblica e creando allarmismi, la Capua prende ora di mira i pappagalli romani. Commenta Gabriella Caramanica, Segretario Nazionale del Partito Politico Rivoluzione Ecologista Animalista- Rea.
Ancora una volta la veterinaria virologa non si smentisce e ha voluto dire la sua denunciando i pericoli riguardo a malattie trasmissibili da queste specie.
In un’intervista al Corriere della Sera non solo ha riferito banalità, vuote di senso, come “i bambini ormai credono che siano animali autoctoni” ma ha subito colto l’occasione per segnalare il pericolo della psittacosi una malattia infettiva degli uccelli trasmissibile all’uomo. “L’Oms ha dato l’allarme per il riscontro di un numero di casi di malattia (in Europa) al di sopra della norma”. Ha sottolineato la Capua.
Peccato che si è dimenticata di aggiungere che questa malattia infettiva è tipica anche di altre specie comuni come come piccioni, fringuelli, polli e tacchini e che fin dall’antichità abbiamo testimonianza di mosaici con raffigurati pappagalli a Roma.
Per questo siamo indignati dalle parole della Capua che ha ribaltato l’argomento per andare a colpire questa specie che ha come unica colpa di essere aliena ovvero non autoctona e di essersi proliferata a causa dell’uomo che ha importato e acquistato pappagalli per il proprio piacere e per i propri interessi economici. Sottolinea la Caramanica.
Grazie ad un clima favorevole, i pappagalli si sono ambientati e sono diventati stanziali non solo a Roma ma in molte altre capitali europee.
Cosa vogliamo fare? Dopo i piccioni, i gabbiani, i topi, i gatti o gli stormi vogliamo eliminare qualsiasi essere vivente dalla superficie delle città, lasciando cemento, antenne e palazzi privi di vita per far crescere i bambini in una bolla di vetro senza rischi e nel grigiore più assoluto?
Siamo veramente stanchi e contrariati di fronte a queste dichiarazioni di procurato allarme che vanno a colpire animali indifesi.
La strategia è forse un’altra? Quella di preparare l’opinione pubblica all’eliminazione di questi pappagalli così come da piano programmatico europeo per la lotta alle specie aliene invasive per le quali sono stati avviati dei monitoraggi? Chiosa il Segretario Nazionale.
Tutto è diventato pericoloso ma non si parla delle armi inviate in Ucraina o in Israele né della guerra né del pericolo della Terza Guerra mondiale per il comportamento inadeguato della nostra diplomazia. Si distoglie l’opinione pubblica andando a colpirla sui pericoli immediati per la propria salute per distrarla dalla realtà. Pericoli minimi considerando che da millenni l’uomo convive con questo virus a contatto con piccioni o polli. Conclude Caramanica.