#20maggio – Una giornata alla scoperta delle realtà del territorio, del patrimonio naturalistico e dell’agricoltura biologica, in una delle provincie più preziose del Lazio in materia di biodiversità, fauna selvatica e specie protette; ecosistemi e territori, a vocazione agricola con importanti comunità montane.
Abbiamo incontrato esperti in fauna selvatica che operano in primo piano e conoscono perfettamente le problematiche nella gestione dei delicati equilibri delle riserve e parchi naturali, minacciati dal bracconaggio e da leggi che in questi anni hanno penalizzato il loro operato.
Quello che emerge è la necessità di più tutele e strumenti che sostengano l’anti-bracconaggio e fondi per i Centri rifugio animali selvatici – CRAS che sono i principali guardiani e custodi della fauna. Centri che dovrebbero essere il fiore all’occhiello dell’Italia.
Non è possibile che il governo con le leggi attuali abbia tagliato fuori quello che è cruciale per l’ambiente e la convivenza con le specie. L’ultima manovra di Francesco Lollobrigida è un chiaro attacco alla fauna. Dichiara Gabriella Caramanica, segretario Nazionale del partito Rivoluzione ecologista animalista-Rea.
Di fronte alle eccellenze del territorio che abbiamo incontrato che rappresentano una parte importante della piccola media impresa italiana e del volontariato animalista ed ecologista, siamo ancora più convinti di dover portare alla luce le incongruenze attuali del Governo.
Ringraziamo per il confronto l’esperto Mario Cacace e le aziende tra le quali “I semplici e le Selvatiche” che coltivano piante officinali e che abbiamo incontrato nella provincia.