Per la difesa dei cittadini, dei diritti Umani nell’ecosistema digitale e dei diritti ambientali della natura che ci circonda e degli animali
Il prossimo 18 dicembre 2024 in piazza Santi Apostoli a Roma, dalle 10h alle 14h, il partito politico REA scende in piazza in un SIT IN “Italia senza tutele” per chiedere al Governo maggiori tutele per i diritti dei cittadini, il loro diritto alle cure e la salute comune, garanzie per l’ambiente e il rispetto dei diritti degli animali.
Stiamo assistendo ad una progressiva perdita dei servizi essenziali, in un preoccupante contesto di alienazione dei diritti umani. Commenta il Segretario nazionale REA, Gabriella Caramanica, sottolineando che, al contempo, siamo di fronte ad un vero e proprio attacco al patrimonio indisponibile dello Stato in una continua violazione dei diritti ambientali della natura che ci circonda e degli animali.
In un nuovo ecosistema digitale siamo di fronte ad una transizione digitale che non dà garanzie di trasparenza nella gestione dell’identità digitale con il concreto rischio di violazioni della nostra identità e privacy. Abbiamo inviato una lettera aperta al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al Ministro della Giustizia Carlo Nordio e al Senatore Alessio Butti in qualità di sottosegretario all”innovazione tecnologica per chiedere garanzia a tutela dei diritti fondamentali dei cittadini nell’era della digitalizzazione a partire dal rispetto delle norme sull’emissione di Identità e Firme Digitali e per la tutela dei diritti umani digitali violati dei quali lo Stato deve essere ritenute responsabile.
Animali e ambiente sono in balia di una politica che sacrifica il nostro territorio, lo danneggia e altera in maniera irreversibile. E’ inaccettabile la distruzione del nostro territorio, la vocazione agricola di intere aree, la riduzione di aree protette e habitat con una perdita degli ecosistemi e della biodiversità, minacciando costantemente la stessa fauna selvatica. A partire dall’applicazione dei divieti già in vigore, con controlli, monitoraggi e interventi immediati, le istituzioni hanno l’obbligo di tutela e sono responsabili degli animali nel loro territorio.
E’ anticostituzionale l’abbattimento incontrollato degli orsi nel Trentino, l’indifferenza nei riguardi del randagismo, delle colonie feline, degli allevamenti abusivi e del traffico di animali o il sacrificio del paesaggio da destinare ad impianti e megastrutture che impattano negativamente e in maniera irreversibile sull’ambiente, conclude Caramanica.