Un settore che alimenta il consumismo usa e getta di esseri senzienti
Il partito politico REA è impegnato in prima linea nel difendere i diritti e le tutele degli animali. Più volte abbiamo denunciato situazioni di illeciti e maltrattamenti negli allevamenti e nei canili. Commenta il Segretario Nazionale del Partito politico REA, Gabriella Caramanica ricordando che le istituzioni ad oggi non sono state in grado di contrastare questo fenomeno di traffico di animali, dimostrando oltretutto una totale inefficacia nell’applicare le leggi in vigore.
Dobbiamo fare un passo ulteriore- chiosa il segretario nazionale REA- limitando il numero dei cani negli allevamenti. Potrebbe risultare un’azione infelice per gli allevatori e tutto il settore del mercato degli animali estremamente florido ma è inammissibile che esseri senzienti siano trattati come prodotti usa e getta. E’ necessario mettere un freno a questo consumismo degli animali.
Siamo intervenuti sul caso di un allevamento illegale a Ponzano Romano dal quale sono emerse numerose irregolarità. I maltrattamenti non sono solo quelli terrificanti di cani ridotti in fin di vita che colpiscono la sensibilità delle persone. Ricorda il segretario nazionale REA.
Sul tema degli allevamenti vi è una legge risalente al 1994, che stabilisce il numero di cuccioli che devono essere prodotti annualmente per rientrare nelle attività di imprenditoria agricola. Da allora sono state semplicemente apportate modifiche sulle dimensioni dei box e per la gestione degli animali per garantire il benessere etologico della specie.
Un allevatore può arrivare ad oltre 800 cani. Non vi è un limite con il numero massimo di cani che possono essere allevati. Questo contribuisce ad alimentare forme di maltrattamenti e traffici illegali. Dobbiamo intervenire sul settore sia per il numero di animali che possono essere allevati che da un punto di vista dell’albo professionale che non esiste. Sottolinea il segretario nazionale.
Spesso, i cuccioli non sono microchippati nei tempi richiesti dalla legge e non sono aggiornati i registri di nascite e vendite. Questo lascia ampio margine al traffico sommerso dei cuccioli destinandoli anche alla sperimentazione animale. Conclude Gabriella Caramanica.