
“Proteggere gli animali non è mettere a tacere”
Roma, 7 febbraio 2025 – Alla luce delle reazioni seguite alla messa in onda del servizio di Giulia Innocenzi su Report lo scorso 2 febbraio, si rende necessario mantenere alta l’attenzione sul caso dell’On. Michela Vittoria Brambilla, che ad oggi non ha ancora rassegnato le dimissioni dalla presidenza del gruppo interparlamentare per la Tutela e il benessere degli animali.
Come più volte denunciato dal partito politico REA, si assiste a un preoccupante proliferare di azioni intimidatorie condotte da gruppi organizzati sui social e in rete, che operano sotto la maschera di movimenti a tutela degli animali o pseudo partiti animalisti ma che, di fatto, si rivelano strumenti di pressione per indirizzare i voti, volti a confondere l’opinione pubblica e a distorcere il dibattito.
“Non possiamo ignorare la strategia di chi tenta di soffocare il confronto democratico attraverso minacce, insulti e aggressioni verbali – dichiara Gabriella Caramanica, Segretario nazionale di REA –. Siamo di fronte a una macchina del fango che sfrutta tecniche tipiche di chi, nella storia della nostra Repubblica, ha cercato di instillare un clima di paura per zittire chi osa denunciare.”
La strumentalizzazione della causa animale a fini personali e politici è inaccettabile. La tutela del benessere degli animali non può essere appannaggio di un singolo schieramento, né tantomeno essere utilizzata per coprire evidenti conflitti d’interesse. Il dibattito pubblico deve rimanere libero e scevro da intimidazioni che minano la libertà di espressione e la possibilità di portare avanti battaglie in modo trasparente e costruttivo.
REA continuerà a vigilare e a denunciare ogni tentativo di insabbiamento o di manipolazione dell’opinione pubblica. La giustizia e la verità devono andare oltre le pressioni di chi vuole far prevalere l’interesse personale e determinate lobby a discapito di un autentico impegno per gli animali.
Ci sono numerosi elementi riconducibili a vere e proprie organizzazioni strutturate che da nord a sud della penisola hanno messo a sistema una rete che paralizza la possibilità di mettere in moto soluzioni efficaci per tutelare gli animali così come personaggi noti che per la loro notorietà disperdono gli obiettivi per intavolare un serio cambiamento mettendo assieme professionisti ed esperti che siano forestali, etologi, biologi che hanno realmente portato ad ottenere determinate conquiste. Il gruppo interparlamentare aveva un ruolo fondamentale ma non ha mai preso piede. Conclude il Segretario nazionale REA.