
Istituzioni complici del massacro
A Catania, la colonia felina di VIA CHIUSE LUNGHE è vittima di avvelenamenti, maltrattamenti sistematici e tentativi di sterminio, perseguitata da una condomina, mentre le istituzioni restano indifferenti. Ripresa dalle telecamere di sicurezza, la donna ha avvelenato e preso a calci i gatti, arrivando persino a incitare il suo cane contro di loro.
Nonostante le numerose denunce, la magistratura vorrebbe archiviare il caso, permettendo che i crimini continuino impuniti. Nel 2023, una coppia aveva ottenuto il riconoscimento ufficiale di una colonia felina che si trovava in un parco condominiale e aveva trovato riparo nel vano di un sottoscala esterno ad un palazzo dove veniva accudita. Il Comune ha poi revocato la decisione mentre uno dei proprietari del condominio ha chiuso l’accesso al vano, installando delle inferriate e aumentando i rischi per la sopravvivenza degli animali, esponendoli non solo alle intemperie.
“Abusi e violenze gravi con gatti sottoposti a continui maltrattamenti, mentre le istituzioni competenti chiudono gli occhi. Catania è ostaggio di un sistema che copre e tollera crimini orribili contro gli animali – afferma Gabriella Caramanica, Segretario Nazionale del partito politico REA- La magistratura, insabbiando le denunce sui maltrattamenti, sta permettendo che atti di crudeltà, penalmente perseguibili, come quelli subiti dalla colonia felina di Chiusa Lunga continuino impuniti”.
Gli episodi di violenza nei riguardi della colonia felina si sono intensificati, con la condomina sorpresa a disseminare bocconi avvelenati contenenti pesticidi tossici come da responso delle analisi effettuate. Sono stati registrati decessi sospetti, incluso quello di un cucciolo, prossimo all’adozione che, secondo un certificato veterinario, potrebbe essere stato ucciso con un calcio. Recentemente, una gattina di nome Bianca sarebbe morta per avvelenamento, per la quale si è in attesa della conferma ufficiale dell’autopsia da parte dell’Istituto Zooprofilattico. Gli altri gatti sono stati sottoposti a trattamenti preventivi dopo il ritrovamento inusuale di topi morti probabilmente intossicati da un topicida, come confermato dalla stessa ditta di disinfestazione condominiale. Non sono mancati episodi di aggressione da parte della stessa condomina, con a guinzaglio il suo cane, nei riguardi di una condomina con disabilità che si occupa della colonia.
Nonostante prove evidenti e schiaccianti, la Procura ha archiviato il caso, ma la coppia di tutor della colonia ha presentato subito opposizione, determinata a ottenere giustizia. Il partito REA denuncia l’indifferenza delle autorità locali, ricordando che le colonie feline sono protette per legge.
“Il comportamento delle istituzioni, chiamate a tutelare gli animali, è del tutto inaccettabile- dichiara Caramanica– Le colonie feline sono protette per legge, ma le autorità locali ignorano questa realtà – conclude Caramanica – Il silenzio istituzionale continua a favorire questa inciviltà. REA andrà fino in fondo a questa storia incresciosa per ricordare alle amministrazioni pubbliche che la tutela degli animali è un obbligo istituzionale e che la violenza sugli animali è un reato penale”.