
#16aprile
❌𝐌𝐮𝐠𝐞𝐥𝐥𝐨: 𝐥𝐚 𝐭𝐫𝐚𝐧𝐬𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞𝐜𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐜𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐝𝐢𝐬𝐭𝐫𝐮𝐠𝐠𝐞 𝐥𝐚 𝐧𝐚𝐭𝐮𝐫𝐚❌
➡ Sospensione immediata dei lavori per l’impianto eolico Villore-Corella
“𝘘𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘯𝘰𝘯 è 𝘵𝘳𝘢𝘯𝘴𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘦𝘤𝘰𝘭𝘰𝘨𝘪𝘤𝘢, è 𝘴𝘱𝘦𝘤𝘶𝘭𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘪𝘯𝘥𝘶𝘴𝘵𝘳𝘪𝘢𝘭𝘦 𝘮𝘢𝘴𝘤𝘩𝘦𝘳𝘢𝘵𝘢 𝘥𝘢 𝘴𝘰𝘴𝘵𝘦𝘯𝘪𝘣𝘪𝘭𝘪𝘵à. 𝘚𝘪 𝘱𝘢𝘳𝘭𝘢 𝘥𝘪 𝘦𝘯𝘦𝘳𝘨𝘪𝘢 𝘱𝘶𝘭𝘪𝘵𝘢, 𝘮𝘢 𝘴𝘪 𝘥𝘪𝘴𝘵𝘳𝘶𝘨𝘨𝘰𝘯𝘰 𝘧𝘰𝘳𝘦𝘴𝘵𝘦, 𝘩𝘢𝘣𝘪𝘵𝘢𝘵, 𝘱𝘢𝘦𝘴𝘢𝘨𝘨𝘪 𝘦 𝘴𝘰𝘳𝘨𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘥’𝘢𝘤𝘲𝘶𝘢 𝘱𝘰𝘵𝘢𝘣𝘪𝘭𝘦, 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘳𝘰𝘮𝘦𝘵𝘵𝘦𝘯𝘥𝘰 𝘭𝘢 𝘧𝘢𝘶𝘯𝘢 𝘴𝘦𝘭𝘷𝘢𝘵𝘪𝘤𝘢”, commenta Gabriella Caramanica, Segretario nazionale del partito politico REA.
➡Nel cuore dell’Appennino Mugellano, sul crinale del Monte Giogo, si sta consumando un disastro ambientale senza precedenti. L’impianto eolico “Villore-Corella”, nato in nome dell’energia pulita, sta trasformando un ecosistema integro in un’area industriale cementificata.
⚠⚠A oltre mille metri di altitudine, al confine con il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, il crinale è stato devastato da disboscamenti e cantieri invasivi. Un 𝐭𝐞𝐫𝐫𝐢𝐭𝐨𝐫𝐢𝐨 𝐠𝐞𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐜𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐟𝐫𝐚𝐠𝐢𝐥𝐞, già soggetto a frane, ora viene compromesso irreversibilmente. Le faggete secolari, che da sempre proteggevano i versanti e custodivano biodiversità, vengono sostituite da piloni, strade e colate di cemento. Già nel 1559 Cosimo I de’ Medici vietava l’abbattimento degli alberi entro un miglio dalla sommità dei crinali proprio per evitare frane e alluvioni sicuramente più responsabile e consapevole nel tutelare il suo territorio.
❌❌Oggi, oltre 10 km di bosco sono stati distrutti per produrre elettricità, con 𝐠𝐫𝐚𝐯𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐞𝐠𝐮𝐞𝐧𝐳𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐟𝐚𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐞𝐥𝐯𝐚𝐭𝐢𝐜𝐚 𝐢𝐧 𝐩𝐢𝐞𝐧𝐚 𝐬𝐭𝐚𝐠𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐫𝐢𝐩𝐫𝐨𝐝𝐮𝐭𝐭𝐢𝐯𝐚. Habitat preziosi vengono spazzati via, minacciando specie come il gambero di fiume, la salamandra perspicillata, la rana italica, il gatto selvatico e varie specie di pipistrelli. Anche l’aquila reale e il biancone vedono ridotto il loro spazio vitale e sarà minacciato dai futuri impianti eolici. A rischio anche la rete idrica che alimenta l’acquedotto di Vicchio. Al posto delle Faggete ci sono lastroni di cemento e là dove in questo periodo dovrebbero riecheggiare canti, movimenti, ora c’è solo il vuoto lasciato dalla distruzione. Un’assenza che pesa, che grida senza voce.
‼️Le 𝐚𝐮𝐭𝐨𝐫𝐢𝐭à 𝐫𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐢 𝐡𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐢𝐠𝐧𝐨𝐫𝐚𝐭𝐨 𝐢𝐥 𝐩𝐚𝐫𝐞𝐫𝐞 𝐧𝐞𝐠𝐚𝐭𝐢𝐯𝐨 di enti come il Parco Nazionale e le Sovrintendenze, così come i ricorsi di comitati e associazioni. Nonostante le proteste, la Regione Toscana continua a sostenere un progetto che molti cittadini definiscono uno scempio.
❌Il silenzio mediatico aumenta il senso di isolamento. Tre esposti ufficiali sono stati già presentati – due da CAI e Italia Nostra, uno dal Sindaco di San Godenzo, l’unico a opporsi apertamente. Prosegue anche la raccolta firme per la sospensione immediata dei lavori, richiesta formalmente il 25 marzo 2025 (n. 019-7746).
👉👉𝐋𝐚 𝐩𝐨𝐥𝐢𝐭𝐢𝐜𝐚 𝐠𝐫𝐞𝐞𝐧 è 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐧𝐭𝐚𝐭𝐚 𝐮𝐧𝐚 𝐟𝐚𝐫𝐬𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐟𝐚𝐯𝐨𝐫𝐢𝐫𝐞 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐞𝐬𝐬𝐢 𝐞𝐜𝐨𝐧𝐨𝐦𝐢𝐜𝐢. Il Mugello, con la sua vocazione ecoturistica e la sua ricchezza naturale, merita tutela, non escavatori.
➡E’ necessario, pertanto,che la Regione Toscana sospenda i lavori per una revisione del progetto in attesa dell’esito delle indagini. Conclude il Segretario nazionale REA.