Caccia in Lombardia, Si dice il peccato, ma non il peccatore: “I nostri politici alimentano le procedure d’infrazione UE per l’attività venatoria in Italia”, Rivoluzione Ecologista Animalista- REA.
Il consigliere regionale Fdi Lombardia, Carlo Bravo, nonché ex fondatore presidente cacciatori lombardi, nel fine settimana è stato denunciato dai carabinieri del Soarda-Sezione operativa antibracconaggio e reati in danno agli animali.
Al consigliere sono stati contestati ben due reati relativi all’articolo 468 e 471 del codice penale. Ovvero, rispettivamente contraffazione dei sigilli e uso abusivo dei sigilli destinati a pubblica autenticazione o certificazione.
Lo stesso consigliere aveva promosso questa estate una modifica dell’articolo 26 della legge regionale 26 del 1993, per cui ha introdotto la distribuzione ai cacciatori di sigilli identificativi dei richiami vivi che potranno essere rappresentati anche da fascette di plastica e che nessuna norma nazionale o internazionale prevede per gli uccelli allevati e che in nessun modo attestano la loro lecita detenzione. La norma regionale permette di sostituire gli anellini inamovibili (in metallo e numerati) di richiami vivi allevati in cattività su autorizzazione dello Stato con semplici fascette di plastica.
Lo stesso vicepresidente della Camera, Sergio Costa ed ex ministro dell’ambiente nei governi Conte I e II ha definito “spaventoso e preoccupante il fatto che il Governo, nel silenzio più totale, ha deciso di non impugnare la legge regionale Lombarda”. ricorda il Segretario Nazionale di Rivoluzione Ecologista Animalista-REA, Gabriella Caramanica.
E’ ovvio che per quanto riguarda la Regione Lombardia vi sia un palese caso di conflitti d’interesse ma anche di violazione delle norme nazionali ed europee.
Questa norma regionale apre le porte al traffico illegali di uccelli che ha un giro d’affari di oltre 15 milioni di euro l’anno in Italia. Proprio nel mese di giugno 2023, si è conclusa un vasta operazione della.Sezione operativa antibracconaggio e reati in danno agli animali del reparto Operativo – Raggruppamento Carabinieri Cites di Roma (Soarda) e del Nucleo Carabinieri Cites di Perugia e al Centro anticrimine natura di Udine, che ha portato alla luce un presunto traffico internazionali di animali destinati al mercato illecito di richiami vivi. Sono state denunciate due persone di nazionalità italiana e sequestrati 559 uccelli selvatici nati da pochi giorni per utilizzarli come richiami.
Vi sono innumerevoli illeciti da parte dei cacciatori sia come attività di bracconaggio nella caccia agli uccelli selvatici che per i richiami vivi. Sorprendente pensare che gli uccelli da richiamo siano utilizzati anche nella pesca. La Cassazione in diverse sentenze ha inoltre evidenziato le ipotesi di reato di maltrattamento animali. Nella sentenza n. 17691 del 2019, la Cassazione ha stabilito che utilizzare volatili vivi per la pesca costituisce reato di maltrattamento di animali, previsto all’art. 544 ter del Codice Penale.
Infine, l’Italia è soggetta ad una procedura d’infrazione EU Pilot (n. 2023/10542) in materia della violazione delle norme europee in materia di caccia, in particolare per il mancato rispetto della direttiva Uccelli (2009/147 CEE) e del Regolamento europeo 2021/57 che vieta l’utilizzo e la detenzione del piombo nelle munizioni da caccia nelle zone umide.
La Lombardia è in prima fila sul piano nazionale per illeciti venatori come ricordato da un rapporto MASE- 2020. Un triste record se associato alla nuova legge che rientra nella procedura d’infrazione europea. I nuovi emendamenti approvati dalla Regione sono un attacco alla fauna selvatica e violano le normative europee sia per la tutela degli Habitat che per quanto riguarda l’uso delle munizioni in piombo nelle zone umide, altamente tossico per persone, animali e ambiente.
Grazie a queste realtà, se l’Italia non si adegua alle normative UE, ancora una volta, gli italiani dovranno pagare le conseguenze di queste infrazioni.
“Se vi è una regolamentazione, non vediamo il motivo del perché non rispettarla e applicarla”, chiosa il Segretario Nazionale REA, Caramanica.
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